CONTRO LE CLAUSOLE CHE PENALIZZANO I CARROZZIERI INDIPENDENTI BISOGNA REAGIRE E COMBATTEREvenerdì 4 settembre 2015 16.38Il comportamento di un carrozziere piemontese lancia un messaggio forte e chiaro alla categoria.
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LA NOTIZIA
COME SONO ANDATE LE COSE
Un carrozziere piemontese ha fatto causa al colosso assicurativo Genertel contro una clausola che prevedeva il raddoppio della franchigia per chi non ripara l'auto dal carrozziere indicato dalla compagnia e l’ha vinta.
COME SONO ANDATE LE COSE
La sentenza in questione è la n. 2150 del 24 agosto 2015 del Giudice di pace di Pinerolo (Torino). La causa civile è stata promossa nei confronti di Genertel da una Carrozzeria di Orbassano in provincia di Torino. L'importo è irrisorio, simbolico, il principio invece no: la carrozzeria chiede che Genertel sia condannata a pagare 350 euro più interessi. È l'importo della franchigia che era stato ingiustamente raddoppiato perché il cliente si era rivolto a un carrozziere indipendente.
Nel 2012, un automobilista si ritrova la sua auto danneggiata da vandali e la porta a riparare dal suo carrozziere di fiducia, al quale cede il credito vantato nei confronti della Genertel: la vettura era assicurata per gli atti vandalici. Al momento di pagare, la sorpresa. Infatti, Genertel nega l'indennizzo integrale e raddoppia la franchigia ragionando in questo modo: il danno sarebbe pari a 1.666,63 euro; la franchigia sarebbe del 5%, con minimo 350 euro, ma Genertel pretende di raddoppiarla, ossia portarla a 700 euro, perché l'automobilista s'era rivolto a un carrozziere indipendente, anziché a un centro convenzionato con la compagnia. La carrozzeria, a tutela del cliente e delle ragioni della concorrenza, non ci sta: la clausola che prevede il raddoppio della franchigia è evidentemente ingiusta oltre che vessatoria.
Il Giudice di pace ha dato ragione al cittadino, motivando la sua decisione così: "La legge ritiene vessatorie e illegittime le clausole che limitano la responsabilità della compagnia; è certamente ammissibile una franchigia 'semplice', ma la franchigia assoluta, differenziata addirittura per fatti che non attengono le modalità del sinistro e la determinazione del danno, no, quella è vessatoria. Quindi nulla". Il raddoppio della franchigia di Genertel per ragioni che non riguardano il sinistro e la determinazione del danno, ma comportamenti (la scelta del carrozziere) non inerenti il rischio assicurato, è una clausola vessatoria, pertanto nulla. Il Giudice di pace ha condannato Genertel: deve risarcire l'assicurato (che si è rivolto al carrozziere di fiducia) nella stessa misura di quello che è stato indotto a rivolgersi al fiduciario. Nessuna decurtazione di ulteriori 350 euro e l'enunciazione di un principio ovvio, ma finora mai espresso: non si può differenziare il risarcimento a seconda del carrozziere che ripara l'auto.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PROVINCIALE DEI CARROZZIERI, ARMANDO SARTORI
Questa notizia, apparsa in vari siti internet, lancia ancora una volta un messaggio forte e chiaro: per vincere contro le clausole che penalizzano i carrozzieri indipendenti, ogni operatore deve decidere individualmente di reagire e combattere.
Nella logica associativa della tutela della categoria non basta quindi il buon funzionamento dei ruoli di rappresentanza e di tutela nei confronti delle istituzioni; ci deve essere anche l’impegno, direi anche una sorta di “responsabilità morale”, del singolo associato che deve essere consapevole che ogni comportamento arrendevole nuoce alla propria impresa (che viene limitata nella propria autonomia e indipendenza), al proprio cliente (l’unica vera risorsa di ogni azienda al quale non può essere negata la legittima tutela dei propri diritti) e alla categoria (solo comportamenti univoci ci possono tutelare dalle prossime “entrate a gamba tesa” che saranno messe in atto dalle Compagnie).
In altri termini, solo con una azione sinergica e complementare delle strutture associative, alle quali spetta anche la messa a disposizione dei soci di soluzioni tecniche e legali di tutela adeguate, e di singoli imprenditori, consapevoli e determinati, si potrà perseguire l’obiettivo della tutela dei nostri diritti.
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