AUTORIPARAZIONE, 8 ADDETTI SU 10 LAVORANO IN IMPRESE CON MENO DI DIECI DIPENDENTImartedì 26 marzo 2024 9.22Fondamentale l’aggiornamento per stare al passo delle svolte tecnologiche
In Italia il comparto dell’autoriparazione conta oltre 90 mila imprese registrate e ha una forte vocazione alla piccola imprenditoria, dato che il 98% degli addetti lavora in imprese con meno di 50 lavoratori e l’81,4% in imprese con meno di dieci addetti. I dati citati emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su informazioni dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia su dati di Unioncamere e Infocamere, che si riferiscono al secondo trimestre 2023.
Le imprese artigiane di autoriparazione, ossia quelle che sono caratterizzate dalla presenza di pochi dipendenti e nelle quali chi gestisce l’impresa partecipa personalmente al processo produttivo, rappresentano il 75,9% del totale delle imprese di autoriparazione italiane.
A livello territoriale, la presenza di imprese artigiane di autoriparazione si rileva soprattutto al Nord: la prima regione per concentrazione di imprese artigiane di autoriparazione è il Trentino-Alto Adige, dove rappresentano l’86,7% del totale delle imprese di autoriparazione; seguono Friuli-Venezia Giulia (85,4%), Valle d’Aosta (85,2%), Veneto (83%) e Marche (82,7%). In Umbria, Campania e Lazio, invece, si rilevano le quote più basse di imprese artigiane di autoriparazione sul totale delle imprese del settore, rispettivamente del 74,3%, 66,6% e 59,6%.
L’Osservatorio Autopromotec sottolinea che il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto deve essere accompagnato da una maggiore diffusione, tra gli addetti del settore, di competenze digitali e "green-skill" di livello elevato, ossia la predisposizione a ridurre l'impatto ambientale dell'attività di autoriparazione.
Per continuare a essere competitivi, gli addetti dell’aftermarket automobilistico devono prepararsi per un'attività di manutenzione e riparazione da interpretare sempre più in chiave tecnologica: una necessità di aggiornamento urgente soprattutto per gli operatori che lavorano in realtà di piccole dimensioni.
Fonte: Osservatorio Autopromotec
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In Italia il comparto dell’autoriparazione conta oltre 90 mila imprese registrate e ha una forte vocazione alla piccola imprenditoria, dato che il 98% degli addetti lavora in imprese con meno di 50 lavoratori e l’81,4% in imprese con meno di dieci addetti. I dati citati emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su informazioni dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia su dati di Unioncamere e Infocamere, che si riferiscono al secondo trimestre 2023.
Le imprese artigiane di autoriparazione, ossia quelle che sono caratterizzate dalla presenza di pochi dipendenti e nelle quali chi gestisce l’impresa partecipa personalmente al processo produttivo, rappresentano il 75,9% del totale delle imprese di autoriparazione italiane.
A livello territoriale, la presenza di imprese artigiane di autoriparazione si rileva soprattutto al Nord: la prima regione per concentrazione di imprese artigiane di autoriparazione è il Trentino-Alto Adige, dove rappresentano l’86,7% del totale delle imprese di autoriparazione; seguono Friuli-Venezia Giulia (85,4%), Valle d’Aosta (85,2%), Veneto (83%) e Marche (82,7%). In Umbria, Campania e Lazio, invece, si rilevano le quote più basse di imprese artigiane di autoriparazione sul totale delle imprese del settore, rispettivamente del 74,3%, 66,6% e 59,6%.
L’Osservatorio Autopromotec sottolinea che il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto deve essere accompagnato da una maggiore diffusione, tra gli addetti del settore, di competenze digitali e "green-skill" di livello elevato, ossia la predisposizione a ridurre l'impatto ambientale dell'attività di autoriparazione.
Per continuare a essere competitivi, gli addetti dell’aftermarket automobilistico devono prepararsi per un'attività di manutenzione e riparazione da interpretare sempre più in chiave tecnologica: una necessità di aggiornamento urgente soprattutto per gli operatori che lavorano in realtà di piccole dimensioni.
Fonte: Osservatorio Autopromotec
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