TREVISO, POLO DI ECCELLENZA PER LA MOBILITÀ DELLE PERSONE DISABILIlunedì 29 gennaio 2018 12.29La base operativa si trova presso il Centro di Mobilità di Pieve di Soligo.
L’automobile è sinonimo di libertà, per tutti. Per le persone disabili, però, vale molto di più: significa integrazione, attività sociale e presenza nel mondo del lavoro. Per questo, la nostra legislazione ha previsto una serie di misure per favorire la mobilità individuale.

Una delle più importanti, riguarda la possibilità di ottenere una patente speciale, che abilita alla guida di vetture opportunamente adattate (qui la guida quattroruote agli adattamenti). Per il suo rilascio è necessario superare una visita medica, effettuata da apposite commissioni presenti in ogni provincia italiana (qui la guida quattroruote alla patente speciale).



A Treviso, opera una delle commissioni mediche più competenti a livello nazionale. “Tanti anni fa avevamo una vecchia Fiat 124, con il sedile sfondato, sulla quale dovevamo valutare i candidati alla patente F (la patente B speciale di allora, ndr). Capimmo che qualcosa andava fatta, così creammo un simulatore collegato a un computer per la valutazione dei dati”, debutta l’ing. Leopoldo Matarazzo, direttore della Motorizzazione di Treviso.

Sulla scia di questa innovazione, la provincia di Treviso attrae nel corso degli anni molti candidati alla patente speciale, provenienti da tutta Italia: persone affette da gravi patologie motorie trovano qui la certezza di essere valutate in modo adeguato.



La commissione, che è  presieduta da Giovanni Gallo e che vede operare a fianco di Matarazzo, anche Giuseppe Tarantello, fisiatra specializzato in medicina legale, ha la propria base operativa presso il Centro di mobilità di Pieve di Soligo. Qui Il lavoro si svolge anche in sinergia con altre realtà del territorio trevigiano, come la Dal Bo Mobility, azienda specializzata negli allestimenti per la guida, e l’autoscuola Alpi.

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