I PREGIUDIZI PIÙ COMUNI SULLE AUTO ELETTRICHEmartedì 31 ottobre 2023 17.36Anche per la mobilità elettrica c'è il rischio che le notizie false si diffondano più velocemente di quelle vere. Proponiamo in questa pagina una raccolta di quelle più comuni, messe in evidenza sui siti di Federcarrozzieri e Repower, allo scopo di aiutare gli automobilisti ad avere idee reali ed obiettive sul mondo delle auto elettriche.

Il tema delle auto elettriche tiene sempre più banco anche in Italia,. sviluppando un dibattito che ha generato a sua volta un flusso di informazioni considerevole su web e social network, dove spesso però possono essere veicolate fake news e c'e il rischio che la notizia falsa, la fake news, si diffonda più velocemente di quella vera. 

Ecco un primo elenco di  10 fake news sui veicoli ad alimentazione elettrica, pubblicato sul sito di Federcarrozzieri:

1) Le auto elettriche prendono fuoco facilmente
Secondo Federcarrozzieri, i veicoli ad alimentazione elettrica presentano il medesimo rischio di incendio delle auto a motore termico, e la presenza di una batteria al litio non alimenta affatto la possibilità di fenomeni incendiari. Le auto elettriche in commercio, al pari degli altri veicoli, prima della messa in commercio devono superare dei controlli specifici, alcuni relativi anche ai requisiti antincendio. Le motorizzazioni più a rischio incendio, semmai, sono quelle ibride, perché presentano molti più elementi meccanici ed elettronici. Ciò che cambia sono i tempi tecnici necessari per spegnere le fiamme, che secondo alcuni studi sarebbero più lunghi in caso di batteria al litio a fuoco.

2) L’auto elettrica inquina come quelle termiche se non di più
Stando ai dati diffusi di recente da Sima (Società Italiana di medicina ambientale) le auto elettriche immatricolate oggi in Europa, nel loro intero ciclo di vita, emettono in media il 69% in meno di CO2 in atmosfera rispetto ad una vettura a gasolio, 75 grammi di CO2 equivalente per km nel suo intero ciclo di vita, contro i 250 g di CO2 di una vettura diesel. Senza contare che l’energia necessaria per ricaricarle proviene spesso da fonti rinnovabili (eolico, solare, ecc.).

3) I motori a benzina e diesel oramai non inquinano più
Le auto a motore termico hanno senza dubbio fatto enormi passi in avanti sul fronte delle emissioni inquinanti, ma continuano purtroppo a rappresentare un enorme problema per la qualità dell’aria. Senza contare che l’efficienza di un motore elettrico si aggira tra l’80 e il 90%, quella di un veicolo a benzina si ferma al 30% e non supera il 40% per il diesel.

4) Le batterie delle auto elettriche non si possono smaltire
Possono essere recuperate, riciclate e riutilizzate ad esempio per creare unità di stoccaggio energetico per impianti fotovoltaici, prolungando così il loro ciclo di vita sotto altre forme.

5) Le auto elettriche vanno ricaricate di continuo perché hanno bassa autonomia
Secondo Federcarrozzieri, si tratta di una affermazione del tutto infondata: con una batteria da 50 kWh si possono percorrere in media tra i 250 e i 300 km, e numerose auto montano oggi batterie da 75/100 kWh che garantiscono autonomie elevate. L’associazione ricorda poi che, così come le auto a motore termico, il consumo dipende da numerosi fattori, come lo stile di guida del conducente, la tipologia di percorso, la velocità, il peso del veicolo eccetera.

6) Ricaricare una auto elettrica è molto costoso
Anche senza contare l’impennata dei listini dei carburanti registrata negli ultimi mesi, oggi tutte le società che gestiscono le colonnine di ricarica offrono pacchetti e abbonamenti per fidelizzare i clienti, offerte che consentono enormi risparmi sui costi per le ricariche. Va poi considerato che il costo del pieno ad una auto elettrica è pari a zero se si autoproduce in casa l’energia, ad esempio attraverso un impianto fotovoltaico.

7) In Italia non ci sono abbastanza colonnine per le ricariche
Il numero di colonnine va sempre rapportato al numero di auto elettriche in circolazione. Oggi in Italia si contano più di 45mila punti di ricarica pubblici o aperti al pubblico e 25mila colonnine in 16.557 location. Il numero di auto elettriche circolanti è oggi pari a 209mila vetture, una proporzione che smentisce del tutto la tesi secondo cui i punti di ricarica sarebbero nel nostro paese insufficienti.

8) La batteria delle auto elettriche non sono in garanzia
Oggi la maggior parte delle batterie gode di una garanzia del costruttore di almeno 8 anni o 160.000 km, e del miglioramento dei componenti dei rivestimenti e delle prestazioni. Recenti studi hanno evidenziato che dopo i 160mila km percorsi, le batterie riescono a conservare un 70-80% delle carica massima iniziale. Motivo per cui il tasso di sostituzione delle batterie è molto basso e attorno all’1,5%, escludendo i richiami effettuati da alcuni costruttori.

9) Le auto elettriche non convengono
Nonostante i più elevati costi di listino, osserva Federcarrozzieri, i prezzi delle auto elettriche stanno scendendo velocemente e presto si avvicineranno a quelli delle vetture tradizionali. Va considerato poi che, seppur in presenza di una maggiore spesa di acquisto, una automobile con motore elettrico consente risparmi su più voci, dal bollo alle assicurazioni fino ai parcheggi, passando per il pieno.

10) Le auto elettriche hanno costi di manutenzione più elevati
Una vettura a motore termico, in termini di manutenzioni ordinarie (senza incidenti, guasti, ecc.), ha un costo superiore rispetto ad una auto elettrica, che invece richiede una bassissima manutenzione. Quello che costa di più, semmai, sono gli interventi di riparazione in caso di sinistro con danni a motori e carrozzerie, in quanto le auto elettriche hanno una componentistica particolare che rende più complessi, lunghi e costosi i lavori delle autocarrozzerie.
 
Di seguito un elenco di notizie false, pubblicato sul sito di Repower:
 
1. BATTERIA
Le batterie dei veicoli si esauriscono troppo velocemente
Questa fake tocca uno degli aspetti che fanno ancora paura a molti utenti: il rischio di “rimanere a piedi”. Anche per questo, l’autonomia del veicolo, ovvero quanti km può fare un veicolo con una singola carica, è stata una delle maggiori preoccupazioni dei costruttori. La buona notizia è che l’autonomia migliora di anno in anno e, come abbiamo visto anche nel capitolo 1 di questo white paper, i veicoli elettrici più recenti possono viaggiare senza problemi anche per oltre 300-400 km. I produttori di batterie per veicoli elettrici stanno già testando nuove unità con autonomia di oltre 800 km. Naturalmente, ci vorrà del tempo prima che questi progressi arrivino a tutti i veicoli elettrici e la disponibilità di stazioni di ricarica continuerà a svolgere un ruolo importante nel successo del passaggio all’elettrico. Tuttavia, dove sono già presenti infrastrutture adeguate, la guida a lunga distanza è ora fattibile.
 
2. RICARICA
Lunghe attese per caricare un’elettrica
Quando si tratta di un’auto elettrica, vorremmo che tutto fosse veloce come fare il pieno di benzina. Non ci siamo ancora, anche se il tempo necessario per ricaricare una batteria EV è notevolmente diminuito negli anni. I tempi di ricarica variano a seconda del modello di macchina, del relativo caricatore di bordo, e dell’infrastruttura a cui è collegata. Con una presa di corrente domestica, i tempi sono lunghi ma d’altro canto la ricarica domestica spesso avviene di notte quindi il tempo richiesto – dell’ordine di ore – non costituisce un problema. In punti di ricarica pubblici con colonnine di ricarica con una potenza nominale di 50 kW si possono caricare la maggior parte dei veicoli elettrici fino all’80% in meno di un’ora. E poi ci sono i fast charger come il Tesla Supercharger che possono fornire una ricarica fino all’80% in circa 40 minuti. Riassumendo, dunque, oggi è possibile caricare fino all’80% della batteria in un periodo compreso tra i 40 minuti e l’ora, tendenza in diminuzione perché le case automobilistiche competono continuamente per ottenere le migliori performance di ricarica.
 
3. ESPERIENZA DI GUIDA
La guida dell’elettrico è noiosa
È diffusa la convinzione che solo diesel e benzina possano offrire un’esperienza di guida gratificante. Certo, il “feeling” è qualcosa di molto personale, ma chi ha iniziato a guidare un mezzo elettrico ne ha apprezzato fin da subito la potenza e soprattutto la capacità di accelerazione, inarrivabile per un mezzo a motore termico. Ad esempio, afferma Martin Neumann, autista professionista che dopo una vita trascorsa “con il diesel”, da ottobre 2018 guida il camion a trazione elettrica MAN eTGM per il retail SPAR, nell’area urbana di Graz (Austria): «Non vorrei dover rinunciare all’e-truck. Quando si tratta di prestazioni, direi che non c’è confronto con l’equivalente diesel. Il camion elettrico ha l’equivalente di 360 CV, mentre il suo predecessore diesel offriva 460 CV. Quindi si hanno 100 CV in meno di potenza, ma in compenso offre un’accelerazione superba». Mentre Istvan Nemeth, camionista da 23 anni per il Gruppo austriaco Rewe afferma: «In termini di feeling di guida, il veicolo risponde immediatamente ai più piccoli movimenti dell’acceleratore». E i camionisti non sono i soli a essere entusiasti dell’elettrico e soddisfatti della scelta. In un recente sondaggio, oltre il 90% dei proprietari di auto elettriche ha dichiarato che non sostituirebbe il proprio veicolo con un’auto a benzina o diesel.
 
4. FREDDO
Le elettriche soffrono il freddo
Se in parte è vero, bisogna evidenziare che nemmeno le auto tradizionali sono perfettamente a loro agio al freddo, visto che, a basse temperature, anche il motore a scoppio funziona con minor rendimento e maggiori emissioni.
Nell’auto elettrica, invece, è la batteria a soffrire il freddo: le prestazioni diminuiscono, diminuisce l’autonomia e aumenta il tempo di ricarica perché al di sotto di una certa temperatura, le reazioni chimiche avvengono più lentamente e quindi la batteria perde di efficienza. Ma non mancano le contromisure.
Molti costruttori aggiungono una piccola pompa di calore per riscaldare la batteria, ovvero un circuito che funziona come un frigorifero, ma al contrario: preleva calore dall’aria esterna e lo immette all’interno del motore elettrico, il tutto con un’efficienza molto elevata. Altri costruttori hanno aggiunto ai loro veicoli la possibilità di preriscaldare la batteria attivando la funzione preriscaldamento/sbrinamento tramite un’app apposita. In poche parole, quando fa freddo si preparara la batteria in vista di un viaggio o di una ricarica.
 
5. TRASPORTO BATTERIE
Le batterie sono molto pericolose da trasportare
Le batterie dei veicoli elettrici sono attualmente classificate come merci pericolose e sono chiaramente regolamentate per quanto riguarda il trasporto. Certo, le batterie possono surriscaldarsi e dare origine a incendi, ma d’altro canto anche la benzina può prendere fuoco. Per entrambi, le probabilità che avvengano eventi di questo tipo sono molto rare.
Gli elementi capaci di ridurre sostanzialmente il rischio sono: controllo, gestione professionale del prodotto e conformità dei pacchi batteria a regole e standard comunitari. Inoltre, oggi produttori di batterie e aziende logistiche, stanno mettendo a punto imballaggi specializzati investendo in tecniche di produzione e prevenzione per evitare queste eventualità. Un confronto condotto tra 300.000 auto Tesla e altrettanti veicoli a benzina ha dimostrato che il numero di incendi nei veicoli elettrici è stato significativamente inferiore, con le Tesla che hanno dimostrato di essere fino a 11 volte meno a rischio d’incendio rispetto a un’auto termica.
 
 
 

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